Asperger Abruzzo torna a protestare: «Mancanza di controlli sulla qualità delle terapie»

Marie Hélène Benedetti torna in piazza a manifestare. L’associazione Asperger Abruzzo protesterà il 2 aprile a Pescara, davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Sanità. Lo farà in nella Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo.

Marie Hélène Benedetti

«Le motivazioni della manifestazione pacifica sono legate all’esclusione da parte della Regione Abruzzo delle associazioni di soli familiari all’interno del Comitato tecnico scientifico; per manifestare contro la pubblicazione in totale mancanza di trasparenza della delibera di Giunta Regionale censurata dei componenti del Comitato tecnico scientifico d’Abruzzo; per manifestare contro le liste d’attesa infinite dei centri terapeutici (ritenute illeciti da tutti i tribunali del territorio abruzzese) che ritardano le prese in carico dei nostri figli; per manifestare contro le mancanze di controllo sulla qualità delle terapie convenzionate offerte dai centri privati convenzionati; contro il continuo perpetrarsi, da parte della Asl 2 di Lanciano Vasto Chieti, di rinnovi burocratici inutili e ad personam che piegano da anni le famiglie stanche, sfinite e di cui tutti sono a conoscenza da anni; contro il continuo lottare delle famiglie per il raggiungimento di ogni diritto.

La nostra manifestazione pacifica sarà aperta a chiunque voglia unirsi per chiedere rispetto per le nostre famiglie che per linee guida devono essere messe al centro dei percorsi dei loro figli e che vengono sistematicamente escluse, anche dai tavoli tecnici. Avremmo voluto impegnare questa giornata così importante per finalità benefiche per i nostri figli invece di trovarci a manifestare per dei diritti sacrosanti. Avremmo preferito raccontarvi che dopo aver mandato una Pec e due mail all’assessore Nicoletta Verì per cambiare la delibera di Giunta ci avesse risposto… ma siamo stati ignorati e ci troviamo ancora a manifestare per dei diritti, come da sempre facciamo, e quindi manifesteremo.

Il 2 aprile non sia mai più un giorno di festa e propaganda, le vite delle famiglie con autismo sono costantemente in lotta per l’ottenimento di ogni diritto, il problema delle nostre famiglie non è mai l’autismo dei loro figli, l’unico problema delle nostre famiglie sono le mancanze delle Istituzioni con cui ci scontriamo quotidianamente, che sono a conoscenza di tutte le nostre difficoltà e che non fanno nulla per sistemare i disagi che loro stessi causano».

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