Paure, fragilità e debolezze: la «coppia vincente» Caldonazzo-Branchetti mette a nudo l’animo umano

Una cena, un pretesto per un una lite e la discesa in un “inferno di rivendicazioni” che ripercorre 30 anni di matrimonio. È la storia di “Parlami d’amore”, spettacolo teatrale tratto da un testo di Philippe Claudel e portato ieri sera in scena a Vasto, sul palco del teatro Madonna dell’Asilo, da Francesco Branchetti e Nathalie Caldonazzo.

Nathalie Caldonazzo

Un’interpretazione, quella dei due attori, in grado di incarnare la tensione crescente che caratterizza il litigio dei due protagonisti. Due personaggi agli antipodi, con due caratteri diversi, e due visioni della vita completamente opposte: conservatore e votato al lavoro e alla carriera lui, sognatrice, emancipata e più moderna lei. Una discussione che tira fuori, come un fiume in piena, 30 anni di non detto: l’educazione dei figli, i tradimenti, il costante bisogno di lui di essere al centro del mondo e i sogni infranti di lei, madre e donna che ha rinunciato un po’ alla sua vita per seguire le follie del marito. Un ritratto di un’alta società che non ha valori poi così alti e un’indagine, ironica e inclemente, dell’animo umano.

Il tour di “Parlami d’amore”, iniziato nel 2019, non si ferma qui: per la coppia Branchetti/Caldonazzo, previste circa altre 30 date dello spettacolo fino alla fine della stagione. Da fine settembre poi, un nuovo capitolo per quella che i due attori definiscono «una collaborazione semplice e naturale»: per la coppia, da fine settembre, inizierà l’avventura teatrale con lo spettacolo “Sunshine”, commedia di William Mastrosimone. «Coppia vincente non si cambia».

Con “Parlami d’amore”, a Vasto ha fatto tappa anche la solidarietà: parte del ricavato delle vendite dei biglietti sarà infatti devoluto in beneficenza ad Avi Alzheimer. A portare lo spettacolo in città, i ragazzi della Music Player Academy e di Grido Cineteatro che, spiega Giorgia Berardi, «dopo l’ultimo stop di dicembre, dovuto ai numerosi contagi da Covid-19, che ci ha portati a sospendere la programmazione» sono «finalmente riusciti a ripartire e a tornare in scena». Spettro della pandemia che continua ancora a pesare sulla fruizione di luoghi come cinema e teatri. «Il teatro è un luogo sicuro – sottolinea Giorgia – ci sono i controlli dei green pass all’ingresso e l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 per la durata dell’intero spettacolo». Tanti i programmi per il futuro per la squadra di Grido: «La nostra intenzione è quella di continuare questo percorso nella stagione estiva – afferma Piero Garone – magari con un cinema all’aperto, anche per dare un contributo al turismo culturale di Vasto. Non solo un turismo fatto per ammirare le bellezze della nostra città, ma anche un turismo che apra la mente».

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