«Il tavolo permanente sull’occupazione non sia un’occasione per fare propaganda». All’annuncio di ieri del sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, seguono le perplessità sulla concomitanza con le prossime scadenze elettorali.
«Si fa sempre più strada il sospetto che la più grande crisi occupazionale mai registrata nel nostro territorio sia l’occasione, per qualcuno, per fare passerella e per avere i riflettori puntati – attacca il Movimento politico per Giovanni Mariotti sindaco – La convocazione arriva a distanza di poche settimane dalla conclusione di un primo tavolo salutato trionfalmente dall’amministrazione uscente, allora rappresentata anche dall’assessore Tonino Marcello recentemente abbagliato sulla via di Damasco e passato nella coalizione di Travaglini, che aveva parlato di “confronto positivo e costruttivo”».
«Fin qui la propaganda – continuano le tre liste che sostengono Mariotti – ma la realtà parla di una escalation drammatica e quotidiana della situazione in cui versano le industrie del Vastese e in particolar modo delle due multinazionali nipponiche, Denso e Pilkington. Pochi giorni dopo il primo tavolo definito positivo da Magnacca e Marcello, diverse lavoratrici e lavoratori, anche monoreddito, sono stati raggiunti da lettere di messa in Cassa Integrazione a zero ore. Nell’esprimere piena e sincera solidarietà a tutte le famiglie colpite da questa crisi, ribadiamo che è necessario conoscere i piani industriali delle aziende e chiediamo a tutti gli attori, soprattutto e principalmente a quelli istituzionali, una maggiore serietà e sobrietà nell’affrontare una criticità che potrebbe minare le fondamenta sociali ed economiche di un intero territorio».
Gli stessi dubbi li esprime il capogruppo di Insieme per Cupello, Camillo D’Amico: «La notizia è da accogliere con favore se non fosse che chi convoca il tavolo è alla fine del mandato e per l’amministrazione da lei presieduta sono già partiti i titoli di coda. È più che legittimo il sospetto che il tutto non sia solo un iniziativa di sapore elettorale che si consumerebbe in un campo minato: la difesa dell’occupazione. A ogni modo, è positivo che il Vastese si compatti e discuta. La speranza è che il tavolo unitario e rappresentativo di tutte le anime e degli attori portatori d’interesse non sia solo una passerella, ma luogo di costruzione di una nuova strategia di crescita del nostro territorio».