«Sparo di Carnevale inopportuno», botta e riposta Paolini-Pd

Polemica social a suon di accuse, post pubblicati e poi cancellati, oggi tra il Partito Democratico di Lanciano, nello specifico Leo Marongiu ed il sindaco Filippo Paolini. Tutto è partito dallo sparo di Carnevale, ritenuto inopportuno dal Pd frentano che in un post sulla pagina pubblica del partito ha detto che «annullare eventi di dubbio gusto, come lo “sparo” ritardato di Carnevale (nella prima domenica di Quaresima) sarebbe stato sicuramente un segnale concreto di vicinanza, solidarietà e affetto, verso le sorelle e i fratelli ucraini, che in molti risiedono nella nostra Lanciano e che ieri sera sono stati scossi e turbati da rumori che ne ricordano altri».

La risposta del sindaco Paolini, che ha fortemente voluto salvare lo sparo per ricordare l’amico Ciccillo, non si è fatta attendere, forse però con qualche nota di colore di troppo. Nel post del sindaco, immediatamente cancellato e sostituito da un nuovo post dai toni più soft, si faceva infatti riferimento ad una inaugurazione a cui ieri, proprio durante lo sparo, ha partecipato il consigliere Marongiu, postando alcune foto tra amici. A nulla è servito però rimuovere il post, nell’era dei social si sa, uno screenshot è per sempre.

«In questo momento, di tutto abbiamo bisogno che di innescare polemiche indecenti che colpiscono la persona più che il ruolo (con tanto di foto e didascalia) e colpiscono anche terze persone (che ancora meno c’entrano) con una incontinenza e sgrammaticatura comunicativa – ha commentato Marongiu, sempre su Facebook -. Ringrazio tutti, mi avete fatto sobbalzare con i vostri screenshot mentre incontravo un amico/cliente. Ho fatto le mie rimostranze direttamente, evito di farle su questa piazza virtuale. Non mi firmo – ha chiuso con ironia – Non serve firmarsi in un post».

Il sindaco ha poi voluto chiudere la querelle rimarcando la volontà di ricordare un amico, ucciso senza alcun apparente motivo, appena venti giorni fa. «Ricordo che il Carnevale di quest’anno è stato dedicato a ricordare la figura di Francesco De Grandis detto “Ciccillo” barbaramente ucciso nella nostra città nei giorni scorsi – ha spiegato Paolini -. Numerose teste in cartapesta e un pupazzo realizzati da Ciccillo sono stati il fulcro della manifestazione, svoltasi con una forte carica emotiva e morale anche da parte del pubblico intervenuto. Rispedisco dunque al mittente le accuse di non opportunità del Pd Lanciano».

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