Le luci sono accese, ma il cancello dell’Agenzia per la promozione culturale di via Michetti a Vasto resta chiuso. Il centro, che ospita una biblioteca con sale lettura, un’emeroteca e un auditorium, per decenni è stato un punto di riferimento per studenti, amanti della lettura e degli eventi. Ma le porte della cultura non si sono più riaperte dal 2 gennaio 2020, giorno della chiusura al pubblico imposta nel corso del primo lockdown anti-Covid. Il problema principale che impedisce la riapertura del polo, come evidenziato dalla stessa Agenzia già nel 2021, e ribadito dall’amministrazione comunale e dai vertici della Regione, ente responsabile del Centro, è la carenza di personale.
A fornire ulteriori chiarimenti sul destino di un luogo di cultura tanto caro ai vastesi, è Nicola Della Gatta, assessore alla Cultura del Comune di Vasto che, a Chiaro Quotidiano, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle mosse per restituire il Polo alla cittadinanza. «Come già evidenziato negli ultimi anni, il problema più grande è quello della carenza di personale. Abbiamo la certezza – afferma – che, stante la situazione deficitaria del personale, il polo è formalmente attivo ma non può ospitare gli utenti perché l’unica persona in servizio è la direttrice protempore (Tania Del Signore, ndr) che da sola non riuscirebbe a gestire gli accessi». Situazione che Della Gatta ha in programma di affrontare nelle prossime settimane con l’assessore regionale alla Cultura, Daniele D’Amario, che la redazione di Chiaro Quotidiano ha provato a contattare telefonicamente più volte, senza ottenere risposta. «Ho chiesto un’interlocuzione in Regione, la prossima settimana incontrerò l’assessore per affrontare questo problema – spiega Della Gatta -. Nonostante la struttura che ospita l’APC (Agenzia per la promozione culturale) abbia alcuni problemi, non dobbiamo dimenticare la presenza dell’Auditorium, che consente di ospitare incontri e conferenze, e di spazi senza barriere architettoniche che permettono l’accesso anche a persone con difficoltà motorie. L’APC contiene poi un enorme patrimonio librario, beni che dobbiamo assolutamente preservare. Riaprire il polo permetterebbe di avere un presidio per la comunità cittadina, ed è una cosa su cui, come amministrazione comunale, vogliamo assolutamente puntare. Per questo motivo non è da escludere che, nel corso dell’interlocuzione con l’assessore D’Amario, il Comune di Vasto possa avanzare delle proposte di convenzionamento o di collaborazione istituzionale per la riattivazione del centro». Sulla questione è arrivato il commento del consigliere regionale della Lega, Sabrina Bocchino. Interrogata sul futuro della struttura, la Bocchino ha dichiarato di aver «presentato nella finanziaria un emendamento, già approvato, proprio al fine di poter riaprire l’Agenzia per la promozione culturale. Ci lavoreremo nei prossimi mesi».
Se il futuro dell’Agenzia per la promozione culturale è ancora incerto, nonostante si intravedano alcuni spiragli di luce, a garantire un presidio di cultura a Vasto è il Polo Bibliotecario “Raffaele Mattioli“. Inaugurato il 15 febbraio 2021 e riaperto al pubblico il 4 maggio dello stesso anno, allo scadere delle restrizioni anti-Covid, il polo sta assolvendo al ruolo di presidio per i tanti giovani tornati a Vasto a causa della chiusura delle Università, che si recano abitualmente nelle sale del Mattioli. «Abbiamo un accesso molto importante da parte degli studenti, anche universitari – afferma Nicola Della Gatta – e di chi, a causa della pandemia, è rimasto a Vasto invece di far ritorno nelle sedi di studio o lavoro abituali: delle 50 postazioni disponibili, riusciamo a coprire quasi completamente tutti i turni. Inoltre, sono molti i cittadini che frequentano la biblioteca per la lettura e, soprattutto, per il servizio di prestito interbibliotecario. Abbiamo aderito al Polo Bibliotecario dell’Abruzzo – sottolinea l’assessore – che permette un interscambio con tutte le biblioteche universitarie d’Italia, un servizio molto utile perché fornisce supporto agli studenti universitari che lo utilizzano in maniera continua per prenotare i testi. Il servizio permette inoltre di reperire libri d’Ateneo, quindi non disponibili in commercio, o libri storici». Tanti i servizi offerti dal Polo Mattioli che, come spiega Della Gatta, diventeranno sempre più numerosi ed efficienti. «Stiamo costituendo il nuovo sito, attraverso il quale anche il sistema di prenotazione verrà normato. Sarà sviluppata la parte interattiva, quindi lo stesso prestito avrà una sua banca dati con una modalità di richiesta gestita a livello telematico. Nei prossimi mesi, inoltre, renderemo fruibili gli spazi comuni come la sala polifunzionale Irma Perrotti dove si sono già svolti dei convegni, e che ospiterà eventi, trasmessi anche in diretta streaming, una sala che vogliamo consacrare proprio alla comunità, rendere un luogo della cittadinanza. Anche il cortile interno al complesso è stato riqualificato e vorremmo che ospitasse non solo spazi all’aperto per la lettura, ma anche aree dedicate ad eventi culturali come la presentazione di libri. Stiamo implementando il servizio di emeroteca che partirà entro questo mese e che offrirà la connessione gratuita e il servizio di emeroteca online, con la possibilità di consultare quotidiani e settimanali».
Una panacea, come la definisce Della Gatta, quella offerta dal Polo Mattioli, che ha garantito alla cittadinanza «un presidio di cultura negli anni più bui della pandemia quando, senza l’Agenzia per la Promozione Culturale, non ci sarebbero stati luoghi a Vasto in grado di gestire le richieste di tanti studenti» rimasti orfani di scuole e Atenei, in attesa che la città possa ritrovare un altro importante angolo di cultura.
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