È partita da una catena di condivisioni sui social, da Facebook ai gruppi WhatsApp, la raccolta di generi di prima necessità per le popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina, nell’oratorio della parrocchia del Sacro Cuore di Lanciano.
La chiesa di Olmo di Riccio, in un freddo e piovoso pomeriggio invernale, in poche ore è stata invasa da un’ondata di solidarietà che nessuno si aspettava, neanche gli organizzatori. «Manca poco all’orario di chiusura e la gente continua a venire con cibo, coperte, vestiti proprio come era stato richiesto. – ci dice Iryna, una della volontaria ucraine che ha deciso di rimboccarsi le maniche per aiutare il suo popolo, qui, da Lanciano – Siamo letteralmente sommersi e, soprattutto in un momento così difficile, ci riempie il cuore. La solidarietà oggi si è diffusa come un virus, un bellissimo virus però». La raccolta è stata organizzata in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Pescara ed è proprio da lì che partirà il carico diretto al confine della Polonia con l’Ucraina, per poi dirigersi verso Leopoli ed essere smistato dove è più necessario.
A stretto giro non sono previste altre raccolte, per chi volesse rendersi utile però, qualcosa da fare, c’è sempre. «Abbiamo bisogno di volontari che ci aiutino a sistemare e dividere in modo ordinato negli scatoloni tutto quello che abbiamo raccolto. – dicono gli organizzatori – Se c’è qualcuno che vuole darci una mano, noi siamo qui, nella parrocchia del Sacro Cuore nel quartiere di Olmo di Riccio».
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