Saranno tagliati a stretto giro i tre pioppi, pericolosi e pericolanti, del canile di Lanciano, segnalati dall’agronomo Carlo Massimo Rabottini nella sua relazione tecnica dell’estate scorsa.
Così come ci aveva raccontato Adele Saltarella [LEGGI QUI] che, insieme alla sua associazione Quattrozampe Lanciano, gestisce il rifugio comunale, l’ex amministrazione aveva commissionato un lavoro di analisi di verifica visiva ordinaria nonché avanzata strumentale del rischio di stabilità di 34 alberi siti nella struttura. Come è ormai noto, il canile di Lanciano, a Villa Martelli, a pochi passi dal depuratore, da anni vive in bilico, in una situazione morfologica preoccupante. Ma nonostante il reale rischio di frane, poco era stato fatto per ovviare al pericolo.
Nell’analisi di Rabottini era stata segnalata perfettamente e minuziosamente la condizione di tutti gli alberi del canile, tra quelli sani, quelli da dover semplicemente potare e quelli ormai giunti al capolinea.
Ed ora, relazione dell’agronomo alla mano, per una spesa di 3.172 euro, i tre pioppi più pericolosi saranno abbattuti mediante la tecnica del tree climbing, ad opera della ditta Spider Work di Guardiagrele.
Tanto lavoro c’è ancora da fare nel canile di Lanciano, ma da qualche parte si dovrà pur iniziare.