È stato scelto tra i 61 artisti, tra le 1086 candidature iniziali, che saranno in gara nell’edizione 2022 di Musicultura, il Festival della canzone popolare e d’autore di Macerata e si esibirà nel teatro Rossi della città marchigiana il prossimo 3 marzo con la sua formazione di musicisti dove proporrà le sue due canzoni in gara.
Parliamo di Luigi Friotto, noto musicista e compositore che, da Fossacesia, ha fatto apprezzare la sua musica al di fuori dei confini della regione e oggi si prepara per le audizioni di Musicultura. «Non posso ancora rivelare i brani che porterò a Macerata – ci dice Friotto – ma sono sincero se dico che non mi aspettavo la chiamata del direttore artistico del festival che mi annunciava la mia partecipazione».
Friotto ha infatti inviato la sua richiesta di partecipazione, possiamo dirlo, senza troppa convinzione, e l’ha fatto durante la realizzazione de “La Contesa”, lo spettacolo teatrale dell’associazione Il Ponte con cui lo stesso Friotto è stato poi premiato per la miglior colonna sonora al festival Teatramm di Roma. «Poi tra La Contesa, il progetto del mio nuovo album e del nuovo spettacolo che porteremo in giro la prossima estate, avevo quasi dimenticato la possibilità di salire sul palco di Musicultura – racconta ancora Friotto – e invece eccoci qui, con i miei musicisti, pronti a portare la nostra musica in un festival, quello della canzone d’autore che, in effetti, sembra fatto apposta per noi». Con lui, andranno a Macerata Nicola Gaeta al flauto, Emanuele Zazzara al basso, Francesco Mangifesta a batteria e percussioni, Francesco Di Marco e violoncello e synth e le due coriste Giorgia Bellomo e Valentina Di Deo. Alla voce ed al piano ci sarà ovviamente lui, Luigi.
«Sarà bello tornare su un palco, soprattutto dopo questi due anni di stop. – confida Friotto – Tra false partenze e nuove fermate, il mio album è ancora nel cassetto e stiamo ancora lavorando al nuovo spettacolo. Sono però felice di essere riuscito a creare, insieme a Lucio Piccirilli, la nostra etichetta Summa, le produzione musicali. In pratica – spiega – apriamo ad altri artisti ciò che facciamo da anni per noi: dare un corpo ed una concretezza alla musica».
Oltre a Musicultura sono tanti, dunque, i progetti di Luigi Friotto tra cui, un nuovo spettacolo sull’acqua che andrà a Comacchio i primi di giugno ed un concerto con un repertorio tutto nuovo, da portare nei teatri e poi ovunque una volta arrivata l’estate.
«Ora ci concentriamo sull’esibizione al teatro Rossi sperando di poter arrivare tra i 16 e poi tra gli 8 finalisti in gara. – conclude Friotto – Le mie due canzoni, una molto intimistica e l’altra “un folle volo” in un viaggio tra letteratura e musica, parleranno di me e della mia storia musicale degli ultimi i 15 anni. Ma se non dovesse andare, sarò felice lo stesso, l’importante è poter continuare a fare la mia musica, nel modo che più mi piace: raccontando e raccontandomi».