L’ombra dello scisma sulla giunta di San Salvo. La corsa alla successione di Tiziana Magnacca, arrivata alla conclusione dei due mandati consecutivi alla guida della città, rischia di trasformarsi in una diaspora.
Dopo indiscrezioni e rumors sui mal di pancia, la prima occasione per tastare il polso del centrodestra sarà quella di giovedì prossimo, 24 febbraio, quando la candidata sindaco Emanuela De Nicolis inaugurerà la propria sede elettorale in via Trignina.
L’attuale consigliera eletta nel 2017 con 204 preferenze nella lista Per San Salvo l’ha spuntata, qualche settimana fa, sul vicesindaco Giancarlo Lippis, re di preferenze cinque anni fa con 642 voti nella stessa lista e sospettato numero uno per la candidatura più importante. Un sospetto, questo, rafforzatosi anche mediaticamente nell’ultimo anno grazie a una costante presenza in comunicati stampa e video istituzionali del Comune a rimorchio del primo cittadino.
De Nicolis, avvocato, nel corso della legislatura si è distinta soprattutto per i suoi interventi in consiglio comunale – che per alcuni ricordano gli esordi in opposizione dell’attuale sindaco – ma in fatto di visibilità dovrà recuperare nei pochi mesi che mancano alla tornata elettorale (per iniziare ha rivolto il seguente videomessaggio alla città).
Non è però la visibilità dell’aspirante leader l’unico problema del centrodestra, anzi. La scelta di qualche settimana fa ha provocato più di un malumore. Innanzitutto c’è la questione Lippis. Il vicesindaco che dalla prima elezione nel 2012 ha sempre avuto deleghe pesanti – Lavori pubblici, Manutenzione, Politiche sociali tra le varie – è profondamente deluso anche dal punto di vista umano e per lui sarebbero aperti tutti gli scenari: ritiro dalla scena politica, candidatura con la coalizione di Fabio Travaglini o, probabilmente l’ipotesi più difficile, permanenza nell’attuale gruppo.
Discorso per certi versi simili per Tonino Marcello, che, eletto con 330 preferenze nella stessa lista dei primi due, ha le deleghe ad Attività produttive, Turismo, Sport, Trasporti, Tributi ed Economato. Negli ultimi anni, il dualismo per la candidatura sembrava ormai essere quello con Lippis. La scelta di De Nicolis non ha cambiato la sostanza e i nodi degli ultimi anni sono ormai arrivati al pettine. I rapporti all’interno della maggioranza risentono ancora della cocente delusione delle elezioni regionali del 2019 quando Marcello si candidò nella lista Azione Politica. «Il migliore candidato alle Regionali del centrodestra per San Salvo è Tonino Marcello» sentenziò il presidente del consiglio comunale Eugenio Spadano durante la presentazione al pubblico facendo immaginare uno schieramento compatto. Qualche giorno dopo, piombò invece la candidatura dell’allora vicesindaco Maria Travaglini in Forza Italia: fronte frammentato e mancata elezione per entrambi. Marcello oggi si dice pronto a valutare tutte le possibilità, ma sembra ormai certo un approdo in ben altri lidi.
Il biglietto di sola andata verso altre destinazioni sembra averlo in mano anche Fabio Raspa, assessore a Sicurezza, Polizia locale e Viabilità. Eletto con 200 voti nella Lista Popolare di Spadano, non si può certo annoverare tra coloro contenti della scelta fatta, soprattutto per quanto riguarda il metodo usato. Nel corso dei dieci anni in maggioranza – nel 2012 non entrò in giunta, al suo posto fu nominato Giovanni Artese – gli screzi non sono mancati. Oggi ufficialmente sta riflettendo, ufficiosamente non è esclusa una sua candidatura con altre forze esterne a questo centrodestra, novità a riguardo potrebbero arrivare a breve.
Nel termometro della giunta, scendendo di temperatura si trova l’assessore, ed ex vicesindaco, Maria Travaglini (578 preferenze nel 2017) che ha le deleghe a Lavori pubblici, Cultura e tempo libero e Pubblica istruzione. È contenta per la scelta ricaduta su De Nicolis, «Una persona giovane sulla quale si può scommettere», ma su un’eventuale ricandidatura e appoggio del progetto politico deve ancora riflettere.
Chi invece non ha bisogno di riflessioni ed è pronto a sposare in toto nuovamente la causa di questo centrodestra è Tony Faga (469 preferenze cinque anni fa), assessore ad Ambiente, Personale e Mobilità. Da sempre fedelissimo del centrodestra, in prima linea nella campagna vaccinale, in uno scenario tale potrebbe anche ambire al ruolo di vice. È pienamente convinto della giustezza della scelta e si dice sicuro che anche i malumori su citati rientreranno.
A meno di eventuali precedenti uscite pubbliche, il taglio di nastro della sede elettorale di Emanuela De Nicolis fornirà i primi indizi sulla reale dimensione dello scisma nella giunta sansalvese.
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