Una sinergia giocata interamente in ambito pubblico, finalizzata a dare all’assistenza territoriale una collocazione adeguata. È questo il senso dell’intesa raggiunta tra Asl e Comune di Lanciano per realizzare una “Casa della comunità” nello stabile di via Spaventa attualmente occupato da uffici amministrativi. Il progetto, su cui si è già espresso favorevolmente anche il Comitato Ristretto dei Sindaci, si legge nella nota stampa dell’Azienda sanitaria, «prevede la diversa destinazione dell’immobile, che accoglierà tutti i servizi sanitari di base, da medici di medicina e pediatri a specialisti ambulatoriali, fisioterapisti e soprattutto l’infermiere di famiglia, figura centrale e strategica della nuova struttura, che diventa punto di riferimento per le cure primarie».
«Ai fini di una più ampia disponibilità di spazi a servizio della struttura – spiegano – si è reso necessario il coinvolgimento del Comune, che si è detto disponibile a cedere il fabbricato attiguo denominato “Ex Eca” compensato con la permuta di un immobile Asl in via dei Frentani, un tempo sede dei servizi veterinari. Gli uffici tecnici dei due Enti sono ora al lavoro per perfezionare le carte e far sì che l’intervento sia inserito tra le azioni del PNRR». In una prima fase lo stabile ceduto dal Comune sarà abbattuto per la realizzazione di parcheggi a servizio della Casa di Comunità, visto che in via Spaventa non ci sono posti auto a disposizione, soprattutto per persone con ridotta mobilità, e successivamente, si provvederà a realizzare un nuovo corpo di fabbrica sopraelevato e collegato con la palazzina Asl.
“Lanciano avrà finalmente una sede adeguata per la medicina territoriale – ha commentato il Direttore generale Thomas Schael – destinata a svilupparsi e a recitare un ruolo importante nell’ambito dell’offerta sanitaria. E ringrazio il Sindaco per l’attenzione riservata al nostro progetto e la collaborazione offerta anche con gli uffici tecnici”. Il sindaco Filippo Paolini, pur esprimendo massimo apprezzamento e sostegno all’iniziativa, ha chiesto che tutto il personale che occupa attualmente gli uffici di Via Spaventa venga ricollocato in altri immobili in città, evitando il disagio di trasferimenti in altri Comuni della provincia di Chieti.