Soltanto ieri il sindaco Filippo Paolini ha presentato le linee guida della sua amministrazione cittadina, ma le prime critiche non sono tardate ad arrivare: il Partito Democratico attraverso le parole di Marusca Miscia e Lorenzo Galati chiede infatti: «meno immobilismo e scelte più coraggiose per Lanciano».
Secondo il gruppo politico di centrosinistra, quello di Paolini sarebbe un programma: «confuso e miope, carente tanto nella forma quanto nella sostanza, privo di visione e pieno di contraddizioni». Quello di ieri, sarebbe per i due ex assessori della giunta Pupillo «un documento impresentabile per una città ricca di cultura, storia, tradizione come Lanciano, una città che merita ben altro entusiasmo, ben altri programmi e un’amministrazione che abbia la voglia di raccogliere le sfide del presente ed essere protagonista del cambiamento tanto sbandierato e promesso, ma nulla di tutto questo – proseguono Miscia e Galati – si evince dal documento che è il biglietto da visita della terza amministrazione a guida Paolini, un testo che conferma il grigiore di una coalizione che di fatto è e rimane solo un cartello elettorale».
Il Partito Democratico critica inoltre l’assenza d’innovazioni e di proposte di ampio respiro, con il centrodestra che starebbe soltanto incassando i risultati ereditati dalla precedente amministrazione, come i lavori di messa in sicurezza di Eroi Ottobrini e Mazzini o i 3 milioni per la riqualificazione del complesso ex de Giorgio. Altre critiche riguardano il ruolo presente e futuro del Parco delle Rose con l’assenza di proposte riguardanti la gestione della transizione ecologica, la mobilità e per le iniziative culturali. «Fino ad ora – continuano Miscia e Galati – questa amministrazione si è fatta notare solo per due cose: le giravolte sui parcheggi gratuiti poi rimessi a pagamento e l’aumento delle indennità di sindaco e assessori rispetto ai predecessori».