Bisognerà attendere ancora. Nei giorni scorsi la dirigenza, aveva parlato di possibilità in aumento per la riapertura al pubblico dello Stadio Aragona ma, anche contro il Matese la Vastese giocherà senza poter contare sull’apporto del proprio pubblico.
Situazione che ormai si ripete da oltre quattro mesi, l’ultima partita disputata dai biancorossi a porte aperte è datata 31 ottobre. 0 a 0 nel derbissimo contro il Chieti, poi lo stop, arrivato l’11 novembre con la decisione della chiusura, per iniziare i lavori di messa in sicurezza e ammodernamento, da parte del Comune di Vasto.
Da allora ad oggi sono passati quasi 100 giorni, va detto che la società biancorossa da parte sua non si è mai fermata da allora facendo di tutto per accelerare i passaggi necessari per riaprire anche parte dell’impianto ma almeno per il momento la situazione, seppur migliorata di poco, non ha portato a nulla di concreto pensando a una data certa per la riapertura. Il 30 dicembre nel corso di una conferenza stampa congiunta tra società e amministrazione, tenutasi sul manto erboso dell’Aragona, si era parlato apertamente delle problematiche, c’era chi mostrava ottimismo ma i realisti, come il vicepresidente Luigi Salvatorelli e l’architetto Vincenzo Di Pasquale, avevano detto apertamente: «ai tifosi purtroppo non possiamo comunicare una data certa per la riapertura».
Nell’ultimo mese e mezzo all’Aragona sono stati effettuati i lavori per la staticità, la Vastese ha inoltrato richiesta per chiedere la riapertura di parte dell’impianto, magari già per il match contro il Matese in programma domenica 20 febbraio ma lo Stadio resterà ancora chiuso al pubblico. Un danno enorme, economico da una parte (incassi e sponsorizzazioni) e di calore dall’altra visto che con la squadra che vola in classifica (6 vittorie e 3 pari nelle ultime 9) sugli spalti i tifosi sarebbero potuti tornare ad essere il dodicesimo uomo. La speranza ora è rimandata a domenica 6 marzo quando, all’Aragona sarà di scena il Notaresco, dopo quattro mesi d’attesa verrà dato l’ok o Vastese e vastesi ci sarà ancora da aspettare?