«Resto tre mesi, poi vado via». Così parlava Vincenzo Dipierro all’alba della sua esperienza con la Vasto Basket. Arrivò al PalaBcc il 14 febbraio del 2012, autentico lusso per la C2 che quella stagione vide trionfare i biancorossi, in rimonta, sul Campli.
Inutile dirlo, il play/guardia lucano, fu il valore aggiunto nello scacchieri di coach Sandro Di Salvatore che oggi se lo ritrova ancora al suo fianco ma in altre vesti. Sì, perché quei tre mesi si sono trasformati in dieci anni, 3653 giorni a voler essere precisi. Da quel 14 febbraio a oggi Vasto e la Vasto Basket non l’ha mai più abbandonate, ha sposato l’amata Cristiana, nel 2015 è venuto alla luce il piccolo Giorgio e oggi, la canotta numero 7 biancorossa è impossibile non associarla a «Vins».
Sul parquet per sette lunghe stagioni ha dominato la scena in lungo e largo, senza di lui per la Vasto Basket sono quasi sempre stati dolori ma nel palmares ci sono due promozioni: 2012 e 2019, il suo primo anno in biancorosso e l’ultimo prima di appendere la canotta al chiodo. Un vero idolo del PalaBcc, a lui hanno dedicato uno stendardo che recitava: «Keep Calm and ci pensa San Vincenzo». Da giocatore ha chiuso la sua avventura a quarant’anni, in molti hanno provato a farlo restare ancora sul parquet ma ha scelto il momento giusto per fermarsi. Con i vastesi ha affrontato e vinto tante sfide, le due promozioni, gli anni in B sfiorando anche la finalissima per l’accesso all’A2 ma dentro e fuori dal campo è stato trascinatore vero.
Ha infiammato il PalaBcc nelle serata indimenticabili, a Vasto lo conoscono e ammirano tutti, ormai qui a messo su famiglia e non ha più motivo di pronunciare «vado via», Vincenzo Dipierro in 10 anni ha lasciato una traccia indelebile nello sport vastese ma a sentirlo, anche in altre vesti, vorrà continuare ad essere ancora grande protagonista.